

Discarica Bussi: confusione e nessuna certezza per le bonifiche
Discarica Bussi: confusione e nessuna certezza per le bonifiche Il 26 maggio abbiamo audito, presso la Commissione bicamerale di inchiesta sui rifiuti, i rappresentanti di
Di emergenze ambientali nel nostro Paese mi occupo ormai da diverso tempo, a partire dalla discarica di Malagrotta in qualità di semplice cittadino, sino ai danni ambientali più complessi in qualità di Presidente della Commissione Ecomafie. Studiare e approfondire, segnalare alle autorità competenti, denunciare, informare e seguire l’evoluzione dei singoli casi sono state, da sempre, le mie modalità operative. Eppure, nonostante nel nostro paese il numero di emergenze ambientali sia elevato, la normativa che fa da sfondo ad ecoreati e disastri è, ad oggi, una delle più evolute d’Europa. Una certezza questa che oggi aiuta cittadini e istituzioni a muoversi con maggiore sicurezza alla ricerca d una soluzione alternativa e sostenibile.
l dati dell’XI Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa hanno evidenziato come le questioni ambientali siano tra quelle che preoccupano maggiormente i cittadini. I timori degli italiani sono stati sintetizzate in tre indici: l’insicurezza globale (75%) detiene il primato. All’interno di questa tipologia troviamo i cosiddetti timori o
ansie ambientali: l’inquinamento (64%, 9 punti in più rispetto al 2017), la distruzione dell’ambiente e della natura (60%) e la sicurezza dei cibi che mangiamo (44%).Numeri significativi, che mostrano come abbiamo un’incredibile e diffusa consapevolezza dei rischi che stiamo correndo, tanto da ritenere necessario porre un freno ai rischi ambientali.
Ma che cos’è un’emergenza ambientale? Potremmo definirla come un evento che interessa l’ambiente e che può generare conseguenze anche rilevanti. Effetti significativi che vanno al di là di conseguenze negative per gli ecosistemi, e interessano l’uomo, la sua salute e la qualità dell’ambiente in cui vive, l’economia.
Le foibe dei rifiuti nelle grotte del Carso; i Sin (siti di interesse nazionale) spesso troppo indietro nei lavori di bonifica; la discarica di Bussi in provincia di Pescara, una delle più grandi d’Europa; il business dei rifiuti in Sicilia; le emergenze ambientali nelle zone di Mantova e Brescia; Malagrotta e i rifiuti di Mafia Capitale sono solo alcune delle ferite aperte inflitte al nostro inestimabile patrimonio paesaggistico e alla salute di noi cittadini. Ferite che, però, sono certo, possiamo curare.
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