Dall'attivismo alla presidenza della Commissione Ecomafie
Sono nato il 5 agosto 1976 a Roma, vicino alla discarica di Malagrotta, dove continuo a vivere e a lottare per la difesa del territorio. Ho conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Industriale ed ho frequentato la facoltà di Scienze politiche; ho interrotto gli studi universitari quando ho cominciato a lavorare in Rai come tecnico di produzione TV.
Sono entrato in Parlamento nel 2013 e attualmente sono un deputato della Repubblica Italiana.
Il mio impegno politico è cominciato con l’attivismo: per anni ho infatti partecipato alle proteste dei cittadini del mio quartiere, Massimina, per la chiusura della vicina Malagrotta, la discarica più grande d’Europa non più attiva dal 2013.
La mia attività politica si è sempre concentrata sui temi ambientali, in particolar modo sulla gestione dei rifiuti, sugli illeciti e sull’inquinamento ambientale, ma anche sulle pratiche quotidiane a basso impatto come l’autoproduzione e il riciclo.
In questi anni ho lavorato in sede legislativa per promuovere la riduzione dei rifiuti, l’aumento del riciclo e la giustizia ambientale. Sono stato tra i promotori della legge sugli ecoreati approvata nel 2015.
Oggi ricopro la carica di Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti (Commissione Ecomafie) e sono membro della Commissione Ambiente della Camera.
Nella precedente legislatura sono stato Vice Presidente della Commissione Ecomafie, rappresentandola in varie sedi, tra cui il tribunale di Palermo, e partecipando a circa 60 missioni in Italia e all’estero e 700 audizioni in tema di rifiuti ed ecoreati. Sono stato relatore di numerose relazioni parlamentari sugli illeciti legati ai rifiuti tra cui:
- Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse;
- Relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti;
- Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi prodotti nelle attività sanitarie;
- Relazione territoriale sulla regione Toscana.
In tema di riduzione dei rifiuti, ho fatto introdurre nell’ordinamento italiano il sistema del vuoto a rendere, oggi in attesa di essere sperimentato. A favore del riciclo e dell’economia circolare, sono riuscito a far istituire un incentivo economico per le imprese che riciclano gli scarti di selezione dei rifiuti plastici (plasmix) e indifferenziati, anziché avviarli all’incenerimento.
Per scoraggiare lo smaltimento negli inceneritori, grazie al mio impegno è stato abolito il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti ad alto potere calorifico.
Sono promotore di una proposta di legge di riforma del mercato dell’usato, per favorire e incentivare il riutilizzo dei beni.
Nel 2014 sono stato nominato Personaggio Ambiente dell’anno, scelto da una giuria popolare tra 20 candidati impegnati sui temi dell’ecologia e della sostenibilità.
Ho potuto crescere politicamente e fare tutto questo grazie anche all’aiuto di collaboratori, tecnici, esperti, attivisti, amici che mi sono stati vicino in questo percorso così complicato: li ringrazio di cuore. Ho avuto la fortuna di portare avanti un progetto ambientale coerente, un sogno inimmaginabile anni fa. Ringrazio il Movimento 5 Stelle per aver permesso tutto ciò e ringrazio i miei colleghi con cui ho condiviso tante battaglie.



Attivismo
Nel 2007 ho iniziato l’esperienza di attivismo con il Movimento 5 Stelle, che allora si chiamava “Amici di Beppe Grillo”.
Nell’ottobre 2012 sono stato designato dall’Assemblea Lazio Movimento 5 Stelle come referente del Programma Rifiuti per la Regione Lazio e nelle elezioni politiche del 2013 sono stato eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lazio 1 con il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, il mio attivismo è iniziato molto prima della mia attività politica e parlamentare, fin da quando ero un semplice cittadino in lotta contro la discarica: sono entrato nel Comitato di Malagrotta, che con la sua azione è riuscito a fermare la discarica più grande d’Europa denunciando numerosi scempi ambientali e ho contribuito a fondare l’Associazione di quartiere Massimina.
Mi sono sempre interessato ai problemi relativi all’ambiente e al bene comune ed ho sempre pensato che, oltre alla protesta e alla proposta, avrei dovuto cambiare il mio stile di vita quotidiano che mi faceva produrre troppi rifiuti.
Nel mio piccolo sono impegnato da anni per vivere col più basso impatto ambientale possibile, cercando di tendere all’obiettivo Rifiuti Zero. Durante gli anni del mio attivismo civico, sono stato invitato a raccontare in molte scuole del mio municipio, in alcune associazioni e in emittenti televisive come produrre meno rifiuti nel quotidiano e come arrivare ad una gestione sostenibile. Trovate maggiori approfondimenti e dettagli su questo blog, nella sezione Autoproduzione.
Interessi e progetti
Ho molti interessi: viaggiare, scoprire nuove realtà, nuove culture, nuovi stili di vita. Adoro la poesia, la musica classica e l’heavy metal. Divoro libri di storia dell’arte, rinascimentale in particolare. Penso che l’arte e l’ecologia, come lo sport, educhino ad una disciplina interiore e nobilitino l’anima e il corpo.
Vivo in una casa con giardino, che ho sempre curato personalmente. All’ingresso ho posizionato la mia compostiera autoprodotta: quando ancora non era attiva la raccolta dei rifiuti organici, l’ho messa a disposizione di tutti i vicini, affinché si diffondesse la buona pratica del compostaggio domestico. Amo gli animali, frequento l’oasi Lipu di Castel di Guido e partecipo ad alcune loro iniziative.
Sono una persona socievole ma amo anche stare in solitudine a leggere, studiare, ascoltare la musica.
Nella cantina ho allestito un piccolo laboratorio di autoproduzione e saper fare per recuperare la manualità e vivere secondo i principi del riuso e dell’economia circolare anziché dell’usa e getta.
Sono infatti convinto che la prima rivoluzione culturale vada realizzata tra le proprie mura domestiche e al supermercato: per questo motivo, ho sempre dedicato gran parte del mio tempo a comunicare agli altri il potere che abbiamo come cittadini. Inoltre, ho sempre creduto che le battaglie a tutela dell’ambiente non vadano affrontate solo localmente, ma debbano essere inserite in una più ampia visione politica d’insieme.