COMUNICATO STAMPA
Roma, 15 ottobre 2019 – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito oggi alcuni rappresentanti del comitato Mamme No Pfas, nell’ambito del lavoro di di inchiesta sulla contaminazione da Pfas.
Gli auditi hanno riferito in merito allo stato di salute delle persone residenti nell’area del Veneto interessata dalla contaminazione. I rappresentanti del comitato hanno spiegato che la quasi totalità della popolazione dell’area rossa ha Pfas nel sangue e hanno citato numerosi studi scientifici ed epidemiologici condotti sulla popolazione del territorio rilevando correlazioni, tra le altre, con patologie cardiocircolatorie, tumore al testicolo, problemi di crescita intrauterina per le gestanti. Gli auditi hanno inoltre riferito come lo studio epidemiologico osservazionale previsto dalla Regione Veneto con una delibera del 2016 non sia in realtà mai partito, mentre al suo posto è stato attivato un semplice biomonitoraggio che tra l’altro esclude i soggetti minori di 14 anni e over 65.
I componenti del comitato hanno portato all’attenzione della Commissione il fatto che l’uso dei Pfas fosse stato autorizzato in ambito industriale in Veneto nonostante gli organi di controllo non fossero in grado di vigilare sulla correttezza dell’utilizzo di queste sostanze. Gli auditi hanno inoltre esposto una serie di aspetti a loro avviso ancora sottovalutati: la contaminazione da Pfas per via aerea (che ha interessato, su tutti, gli ex lavoratori della Miteni), e attraverso i fanghi di depurazione usati come ammendante in agricoltura.
Gli auditi hanno inoltre espresso il timore che la posa in opera di pali a una profondità di circa 50 metri, nell’ambito dei lavori per la Tav, possa aggravare ulteriormente il quadro delle contaminazioni delle falde nell’area della zona rossa. I componenti del comitato hanno infine ricordato che da tempo si è in attesa di limiti nazionali da parte del ministero dell’Ambiente.