Strage di Palermo, la coppia coinvolta nell’esorcismo è pronta a parlare

La coppia coinvolta nella recente strage di Palermo vuole parlare. Sabrina Fina e Massimo Caradente sono accusati di aver partecipato a un esorcismo terminato con tre omicidi.

Dito puntato sui due che pare abbiano seguito il rito insieme al muratore di Atlavilla Milicia, Giovanni Barreca. A perdere la vita sono stati Antonella Salamone, moglie di 40 anni dell’uomo, e i loro due figli, Kevin di 16 anni e Emanuel di 5.

Cosa hanno fatto a Palermo?
Strage di Palermo, vogliono parlare gli accusati (StefanoVignaroli.it)

Il legale del muratore ha scelto di seguire la strada dell’infermità mentale e ha incaricato due psicologi di valutare da vicino le sue capacità di intendere e di volere. L’avvocato invece della coppia vuole formalizzare la richiesta di interrogatorio visto che i due pare vogliano dare la loro versione di fronte alla Procura di Termini Imerese.

Sabrina e Massimo avrebbero ammesso di aver frequentato la casa di Barreca per svolgere quelli che erano dei “riti di preghiera”. Pare che i tre indagati fossero convinti della possessione demoniaca delle tre vittime. I due hanno però negato di aver partecipato ad atti di violenza e di essere stati nella casa del Barreca al momento degli omicidi. Ma cosa è successo realmente?

Palermo, gli accusati vogliono parlare

Gli accusati di quanto accaduto a Palermo vogliono parlare, sottolineando quella che è la loro versione su quanto accaduto. I due hanno smentito categoricamente di essere presenti sul luogo del delitto al momento del massacro e avrebbero portato a riscontro di questo i tabulati dei loro smartphone che possono geolocalizzarli in base alle celle agganciate.

Tutto quello che è successo a Palermo
Cosa è successo a Palermo? La versione degli accusati (StefanoVignaroli.it)

Questo approfondimento sarà fondamentale sotto ogni punto di vista e sicuramente renderà più chiara la situazione. Il legale ha già parlato con la Fina e aspetta di capire quando parlare con Caradente. Questo servirà all’uomo per andare a predisporre una linea di difesa.

Roberta Bruzzone da Barreca

La criminologa Roberta Bruzzone ha visitato in carcere Barreca, specificando alcune cose importanti come riportato da Leggo.

Queste le sue parole: “Abbiamo ripercorso la vicenda in maniera dettagliata e tutta una serie di aspetti di fondamentale importanza per collocare tutti i vari soggetti nei vari ruoli. Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo in quella settimana e nei giorni precedenti. Il racconto di Barreca è stato coerente e fortemente caratterizzato da quelle che sono problematiche importanti a livello psichiatrico gravissime in cui sono subentrati come detonatori i due indagati”.

Nei prossimi giorni arriveranno ulteriori particolari su un caso che ha letteralmente sconvolto il nostro paese.

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