Emergenza Covid-19 e gestione dei rifiuti: la Commissione Ecomafie pianifica uno specifico filone d’inchiesta

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha modificato in maniera sostanziale il nostro sistema di relazioni sociali, di consumo e, ovviamente, quello produttivo, con un impatto profondo anche sulla gestione dei rifiuti. Lo smaltimento dei “nuovi” rifiuti urbani, speciali, sanitari e, ovviamente, di guanti e mascherine rappresentano, ad oggi, questioni fondamentali per una gestione quanto più efficace, controllata e sostenibile della filiera.

In questo mutato contesto, la Commissione Ecomafie ha deciso di svolgere un’indagine mirata e approfondita proprio sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti durante e dopo l’emergenza da Covid-19. È, infatti, necessario fare il punto della situazione, analizzando in modo dettagliato le diverse problematiche emerse lungo l’intera filiera, per poi individuare strategie e correttivi da mettere in atto.

Rifiuti speciali sanitari e non solo: come è articolata l’indagine della Commissione Ecomafie

Tra gli aspetti su cui la Commissione sta lavorando c’è, in particolar modo, il sistema degli impianti di raccolta, smaltimento e stoccaggio dei rifiuti nel nostro Paese e la pressione a cui sono stati sottoposti proprio durante l’emergenza. Due le domande a cui la Commissione cercherà di dare risposte: gli impianti sono stati in grado di reggere il carico e con quali conseguenze? Come è mutata, ad oggi, la filiera del riciclo e come può essere ulteriormente implementata dopo questa esperienza? La Commissione Ecomafie cercherà inoltre di far luce sul tema delle deroghe allo stoccaggio dei rifiuti, introdotte con diversi provvedimenti nel corso dell’emergenza, indagandone necessità e motivazioni. Al centro dell’inchiesta anche l’attualissimo tema della sicurezza sanitaria sul lavoro per gli operatori impegnati nella raccolta dei rifiuti.

Prodotti usa e getta da Covid-19: come implementarne il riciclo?

Il prolungarsi nei mesi dell’emergenza sta, del resto, ponendo l’accento sulla questione dei prodotti “usa e getta”, sul loro corretto smaltimento ma anche ipotetico, virtuoso riutilizzo. L’aumento dei rifiuti derivanti dall’uso di guanti, mascherine e altri dispositivi di protezione individuale è già al vaglio della Commissione, così come il diffondersi di stoviglie monouso in plastica negli ospedali, nei ristoranti e nei bar. La Commissione approfondirà quali misure potrebbero essere messe in campo per frenare questa crescita attraverso, ad esempio, il riuso. Un focus specifico sarà, infine, dedicato alla gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo. Tra le audizioni previste in Commissione, i Ministri dell’Ambiente e della Salute, i rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), gli organi inquirenti, le associazioni di settore.

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