Relazione rifiuti radioattivi e deposito unico

Relazione rifiuti radioattivi e deposito unico
Oggi 1 ottobre la Commissione d’inchiesta sui rifiuti ha approvato all’unanimità la relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse.
I rifiuti radioattivi prodotti si riferiscono sia a quelli dalle nostre vecchie centrali nucleari sia a quelli delle industrie medico/ospedaliere e di ricerca.

Questa relazione, redatta da me e Dorina Bianchi, è un aggiornamento della situazione della gestione dei rifiuti radioattivi in Italia, con particolare riferimento alla fase del decommissioning, cioè lo smantellamento delle centrali, alla realizzazione del deposito nazionale e al ruolo della società pubblica Sogin e di tutti gli organi istituzionali coinvolti.
E’ un documento che è stato elaborato tenendo conto delle audizioni fatte nei mesi scorsi con Sogin, con il ministero dello Sviluppo economico, con il ministero dell’Ambiente e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

La relazione mette in evidenza una serie di criticità, tra cui segnalo le più significative:
Ritardi dei Governi che si sono succeduti e inadempienze costano al cittadino 300 milioni di euro/anno attraverso una tassa “occulta” che si paga da decenni nella bolletta elettrica.
– la riduzione del budget delle attività gestionali di Sogin comporta un importante ritardo nella fase di dismissione degli impianti nucleari italiani, con un aggravio della spesa pubblica.
– la situazione precaria del deposito con rifiuti radioattivi della ex Cemerad di Statte a pochi chilometri da Taranto è una delle tante criticità sparse nel territorio nazionale.
– la debolezza del sistema istituzionale di controllo del settore del nucleare in vista della scelta della costruzione di un deposito unico in un’area del territorio italiano.

La torta è succosa e critica. Chiediamo come M5S trasparenza,controlli,informazione e condivisione. Vigileremo costantemente.

Il testo oggi approvato in Commissione di inchiesta è una fotografia della situazione attuale. Con tutta probabilità sarà la Camera prossimamente a discutere la relazione sulla quale potrebbe essere votata una o più risoluzioni.

I punti critici che la relazione mette in evidenza sono tra l’altro i ritardi nella messa in funzione dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, per cui devono ancora essere nominati i vertici.
QUI potete leggere l’intera relazione sul sito istituzionale della Camera:

 

rifiuti radiattivi

 

Servizio del 2 ottobre 2015 su RAI Parlamento- TG2

 

 

 

 

 

 

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