COMUNICATO STAMPA
Roma, 05 maggio 2021 – La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito oggi la capo dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell’Interno, Laura Lega. L’audizione rientra nell’ambito dell’inchiesta sugli incendi nel settore dei rifiuti.
L’audita ha fornito alla Commissione alcuni dati relativi agli interventi dei Vigili del fuoco in caso di incendi in depositi e impianti di gestione dei rifiuti. Secondo quanto riferito, tra gennaio 2018 e aprile 2021 sono stati registrati 2.984 interventi sul territorio nazionale, localizzati soprattutto in Lombardia (650), Campania (509), Puglia (233), Piemonte (226), Lazio (204), Sicilia (196), Calabria (176). L’audita ha dichiarato che nel periodo si è osservata complessivamente diminuzione degli eventi.
L’audita ha inoltre fornito informazioni rispetto alle azioni messe in campo dal Dipartimento in un’ottica di prevenzione degli incendi in depositi e impianti di gestione dei rifiuti. Tra le altre cose, si è predisposto lo schema di una nuova regola tecnica, per offrire ai gestori specifiche e mirate disposizioni da adottare per prevenire eventi incendiari. Lo schema è attualmente in via di adozione. Si è inoltre proceduto a una ricatalogazione delle attività soggette a controlli dei Vigili del fuoco sulla prevenzione incendi, inserendo anche gli impianti di trattamento rifiuti. L’audita ha inoltre fornito informazioni sullo stato di applicazione dell’articolo 26 bis del decreto legge 113/2018, che prevede l’obbligo per i gestori di impianti di trattamento di rifiuti di predisporre piani di emergenza interna, e il compito per le Prefetture, d’intesa con le Regioni e gli altri enti interessati sul territorio, di elaborare piani di emergenza esterna, secondo le indicazioni fornite dai gestori e in base a linee guida in corso di adozione da parte del Presidente del Consiglio dei ministri. Secondo quanto riferito, la piena attuazione dell’articolo 26-bis sarà impegnativa, considerando il consistente numero di impianti presenti sul territorio: a titolo di esempio, gli impianti interessati dai piani di emergenza sono 952 in Emilia Romagna, 591 in Campania e 450 in sole 3 provincie del Veneto.
L’audita ha anche riferito di aver costituito un gruppo di lavoro per fornire supporto alle Prefetture, in attesa dell’adozione delle linee guida, attraverso la predisposizione di uno schema tipo di piano di emergenza esterno. L’audita ha infine fornito informazioni sull’avvio di un confronto con Ispra e Protezione Civile sulla possibilità di condividere banche dati, al fine di migliorare la risposta delle diverse istituzioni in caso di incendi.
«Nell’ambito degli incendi, la prevenzione è fondamentale. Da una parte serve tempestività: per questo auspico che le linee guida sui piani di emergenza, attese dal 2018, vengano varate il prima possibile dal Presidente del Consiglio. Dall’altra parte è importante unire le forze: su questo fronte la condivisione di dati tra Vigili del fuoco, Ispra e Protezione civile potrebbe sicuramente migliorare la risposta delle diverse istituzioni quando si verificano i roghi. La Commissione continua il suo lavoro di approfondimento sull’argomento e si occuperà anche degli smaltimenti illeciti e gli incendi di rifiuti all’interno dei campi rom», dichiara il presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli.