L’attività della Commissione Ecomafie è finalmente entrata nel vivo. Dopo i lavori preparatori, le riunioni, gli incontri con le autorità, è venuto il momento di “mettere le mani nei rifiuti”. Ci occuperemo di mercato illegale degli abiti usati e delle buste di plastica finte biodegradabili e compostabili. Esploreremo il tema dei traffici illeciti anche indagando i flussi paralleli e l’abbandono di rifiuti elettronici e rottami. Indagheremo i finti “end of waste”: cioè la falsificazione di processi di riciclo. Approfondiremo le criticità legate alle fidejussioni di impianti che trattano rifiuti, in molti casi false o mancanti e il fenomeno degli incendi negli impianti che trattano rifiuti di cui già ci eravamo occupati nella scorsa legislatura. L’inquinamento ambientale da Pfas in Veneto, già indagato dalla Commissione Ecomafie, non uscirà dai nostri radar. Così come la Commissione continuerà a occuparsi della gestione dei rifiuti radioattivi e dei traffici transfrontalieri di rifiuti, insieme al tema del dragaggio dei porti.
C’è poi la morte della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi, e del suo operatore Miran Hrovatin e dei traffici di rifiuti connessi a questa vicenda tragica. Su questo caso si è indagato a lungo a livello giudiziario e parlamentare, senza arrivare però alla verità. Io vorrei provare a dare un contributo facendo cose mirate, che possano produrre dei risultati, e tra queste c’è lo studio delle rotte seguite da alcune navi.
Una parte del nostro lavoro sarà dedicata anche a capire come vengono applicate le norme ambientali: approfondiremo l’attuazione della legge 68 in materia di delitti contro l’ambiente allargando ai controlli, e l’applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici.
A queste inchieste tematiche se ne aggiungono altre territoriali: abbiamo già fatto una prima missione a Terni, in Umbria, a cui se ne aggiungerà una seconda a Perugia, e poi sopralluoghi e audizioni saranno svolte in Calabria, Basilicata e Sardegna. Particolare attenzione la riserveremo ai siti di interesse nazionale per le bonifiche: Terni-Papigno, Crotone, Venezia Porto Marghera.
Per raccontarvi il nostro lavoro quotidiano, abbiamo aperto anche dei canali social della Commissione Ecomafie. Per la prima volta la Commissione ha un profilo Facebook, un account Twitter e uno Instagram su cui potrete seguire la nostra attività quotidiana. In modo che il nostro impegno non rimanga chiuso nelle stanze di palazzo San Macuto dove sono i nostri uffici, ma arrivi sui territori, ai cittadini che ogni giorno combattono in prima linea per un ambiente migliore.