Commissione Ecomafie: legalità e ambiente sotto la lente

La Commissione Ecomafie (ufficialmente Commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati) ha l’importante compito di indagare sul ciclo dei rifiuti in Italia e sui reati che da questo possono scaturire. A gennaio 2014, nella scorsa legislatura, sono diventato vice presidente della Commissione e da novembre 2018 ricopro il ruolo di presidente. Un impegno contro gli illeciti legati ai rifiuti e le violazioni ambientali iniziato ai tempi del mio attivismo per la chiusura di Malagrotta, la discarica di Roma vicino a cui sono sono nato e cresciuto.

La mia priorità è lavorare per la trasparenza e la legalità del ciclo dei rifiuti nel nostro Paese. Le infiltrazioni della criminalità organizzata e la diffusione del malaffare necessitano di essere indagati a fondo e compresi nei loro molteplici aspetti per poter essere affrontati in maniera efficace. Il lavoro della Commissione Ecomafie nella scorsa legislatura è stato positivo ma rimangono, a mio parere, molti temi ancora da approfondire.

Tra questi considero prioritari l’industria del riciclo, il traffico illecito di abiti usati, gli incendi negli stabilimenti che stoccano e trattano i rifiuti, la cattiva depurazione delle acque. Ritengo inoltre importante lavorare sul tema dei Siti in attesa di bonifica e delle varie “terre dei fuochi” presenti in diverse parti della penisola. Un altro aspetto importante da indagare riguarda le carenze nel sistema delle garanzie finanziarie sulle discariche.

Ed è proprio per questo che, in qualità di Presidente e con l’appoggio dei miei colleghi, ho voluto porre l’accento sugli aspetti investigativi della Commissione istituendo, tra l’altro, protocolli d’intesa con le forze di polizia e gli altri organismi coinvolti nel controllo ambientale. Il mio obiettivo ambizioso è contribuire a rendere più efficiente e trasparente il ciclo dei rifiuti,

In questa pagina, cercheremo di raccontare il lavoro della Commissione. Ecco allora gli aggiornamenti divisi per filoni d’indagine.

News dalle Regioni

La Commissione Ecomafie porta avanti inchieste su specifiche aree territoriali, mettendo sotto la lente d’ingrandimento fenomeni quali il ciclo dei rifiuti, la depurazione delle acque e la bonifica dei siti inquinati. Nel corso di questa legislatura la Commissione si occuperà, in modo particolare, delle regioni Basilicata, Calabria, Sardegna e Umbria.

SIN - Siti di Interesse Nazionale per la bonifica

I SIN sono quei siti altamente inquinati che, per questa ragione, devono essere sottoposti a bonifica. In Italia al momento ce ne sono 41: la Commissione Ecomafie monitora gli interventi di risanamento ambientale. In particolare nel corso della legislatura la Commissione si occuperà del SIN di Terni-Papigno, del SIN di Crotone-Cassano-Cerchiara e di quello di Venezia-Porto Marghera.

Mercati illegali di rifiuti

I rifiuti sono spesso al centro di traffici illeciti. Le cosiddette ecomafie trattano e commercializzano illegalmente i rifiuti. Per massimizzare i profitti aggirano le regole, omettono trattamenti obbligatori e falsificano documenti. Riciclo abiti usati, RAEE, rottami e shopper illegali tra i lavori della Commissione.

Fenomeni: garanzie finanziarie sugli impianti e incendi di rifiuti

Fanno parte di questo filone d’inchiesta fenomeni complessi su cui la Commissione Ecomafie sta cercando di fare chiarezza: garanzie finanziare – in molti casi mancanti o persino false – degli impianti per la gestione dei rifiuti, a salvaguardia della collettività (e delle casse pubbliche) in caso di danno ambientale; e poi il fenomeno sempre più preoccupante ed attuale degli incendi di rifiuti.

Rifiuti da gestire

In questa sezione abbiamo raccolto e messo in evidenza le inchieste della Commissione Ecomafie sulla gestione di quei rifiuti il cui trattamento o smaltimento porta con sé criticità e fenomeni di illegalità: dalla depurazione delle acque (e la gestione dei fanghi che ne sono il risultato) ai finti casi di “end of waste“, cioè di quei rifiuti venduti fingendo che siano pronti per il riciclo; dall’inquinamento da Pfas, composti responsabili della contaminazione di una grande falda acquifera del Veneto, alla gestione dei rifiuti radioattivi, sino alla gestione dei sedimenti di dragaggio dei porti.

Normativa ambientale

La Commissione Ecomafie lavora per analizzare l’applicazione delle normative vigenti in materia ambientale. In modo particolare, in questa legislatura la Commissione monitorerà l’applicazione della legge sugli ecoreati e di quella relativa ai cosiddetti appalti verdi.

Traffico di rifiuti: il caso Ilaria Alpi

La Commissione Ecomafie porta avanti un lavoro d’inchiesta sulle connessioni tra i traffici illeciti di rifiuti e la morte della giornalista Ilaria Alpi e del suo operatore Miran Hrovatin.

Relazioni XVII legislatura

In questa sezione sono disponibili le Relazioni della XVII Legislatura, che sono il frutto del lavoro della Commissione Ecomafie negli anni 2014 – 2018.