Comm. Ecomafie, sopralluoghi in Sicilia orientale

COMUNICATO STAMPA

Catania, 28 novembre 2019 – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività
illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha svolto alcuni
sopralluoghi nella Sicilia orientale, nell’ambito delle inchieste sui dragaggi portuali e la
depurazione delle acque reflue.

Riguardo al primo tema, la Commissione ha svolto ieri un sopralluogo nella rada di
Augusta, parte dell’area Sin di Priolo Gargallo e in attesa di bonifica a 20 anni di distanza
dall’istituzione del sito. Proprio in ordine alla bonifica si è più volte fatto riferimento a un
dragaggio dei fondali, su cui tuttavia non c’è ancora al momento una decisione definitiva.
La delegazione della Commissione ha esaminato anche la situazione dei diversi relitti
presenti nell’area, di natura in parte civile e in parte militare.
Sempre nella giornata di ieri la delegazione della Commissione ha svolto un sopralluogo
all’impianto di depurazione Ias di Priolo. Il depuratore tratta sia reflui urbani che
industriali. L’impianto al momento è sotto sequestro della Procura con facoltà d’uso ed è
oggetto di due procedimenti penali relativi all’inquinamento prodotto dalle emissioni
diffuse e odorigene.

Questa mattina la delegazione della Commissione ha svolto sopralluoghi in due depuratori
della provincia di Messina: Mili e Milazzo. Presso l’impianto di Mili, la Commissione ha
approfondito gli aspetti legati al funzionamento del depuratore, che al momento lavora al
di sotto della propria capacità con la terza linea disponibile ma inutilizzata. Sono stati
anche approfonditi i dettagli del progetto di revamping, che una volta realizzato dovrebbe
permettere di aumentare l’efficienza depurativa.
Prima di tornare a Catania per cominciare il ciclo di audizioni, la Commissione ha svolto
un ultimo sopralluogo al depuratore di Milazzo, approfondendone anche in questo caso
l’operatività. L’impianto prevede il trattamento di reflui per circa 40mila abitanti
equivalenti, ma ad oggi è in grado di depurare correttamente solo il 50% circa dei reflui in
entrata. Per questo il depuratore è interessato dalla procedura di infrazione europea e sono
in corso azioni per la sua messa in regola, su disposizione del commissario straordinario
alla depurazione Enrico Rolle.

Tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani la Commissione terrà delle audizioni
presso la prefettura di Catania.

«In Sicilia abbiamo trovato una situazione molto preoccupante rispetto alla depurazione
delle acque reflue. I numeri parlano da soli: il 40% dei cittadini non è servito da un
depuratore e anche quando gli impianti ci sono succede che siano inattivi o funzionino
male. Stiamo ancora acquisendo le informazioni necessarie e tra oggi e domani sentiremo i
rappresentanti di istituzioni e organi di controllo. Nei prossimi mesi poi, torneremo per
altri sopralluoghi e audizioni. In Sicilia il mare rappresenta una risorsa naturale
fondamentale e di rara bellezza, ma si fa ben poco per tutelarlo e questo non è accettabile»,
dichiara il presidente della Commissione Stefano Vignaroli.

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