COMUNICATO STAMPA
Perugia, 26 marzo 2019 – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha svolto oggi i primi
sopralluoghi in provincia di Perugia.
La missione della Commissione è cominciata con il sopralluogo alla ex centrale
termoelettrica Enel di Pietrafitta costruita nelle vicinanze della miniera di lignite e rimasta
in funzione fino all’inizio degli anni 2000. Le ceneri prodotte dall’attività della centrale
sono state in parte utilizzate nell’area di Pietrafitta per riempire vuoti di miniera, realizzare
strade e le fondazioni della nuova centrale Enel vicina. Una parte delle ceneri sono state
portate nella discarica di Pietrafitta e mescolate con i rifiuti urbani. Sulla gestione di queste
ceneri è in corso un’inchiesta giudiziaria della procura di Perugia, che a settembre 2018 ha
emesso l’avviso di conclusione delle indagini per i reati di inquinamento ambientale e
omessa bonifica, contestati a carico di 9 soggetti tra amministratori della società Enel ed ex
proprietari delle aree interessate.
Dopo il sopralluogo alla ex centrale di Pietrafitta, la Commissione si è spostata alla
discarica di Borgo Giglione. Il sito, insieme a Pietramelina e al polo impiantistico Gesenu
di Ponte Rio dove la Commissione non si è fermata per mancanza di tempo, è coinvolto
nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Perugia per numerose irregolarità
riscontrate nella gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani dal gruppo Gesenu e dalla
collegata Tsa. La discarica di Borgo Giglione, che ha ancora una volumetria residua pari a
circa 280mila metri cubi, con flussi invariati rispetto ad oggi dovrebbe continuare a
ricevere rifiuti fino al 2023-2024. Dopo circa un anno di stop, la discarica ha ricominciato
l’attività smaltendo solo rifiuto secco, mentre la sperimentazione del biostabilizzatore è
stata interrotta e il percolato viene raccolto e inviato a trattamento fuori regione.
La Commissione si sposta ora a Ponte San Giovanni per il sopralluogo alla Biondi recuperi.