Audizione del Procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco

COMUNICATO STAMPA

Roma, 12 dicembre 2019 – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito oggi il Procuratore della Repubblica di Livorno Ettore Squillace Greco. L’audizione si inserisce nell’ambito dell’inchiesta sugli illeciti nella filiera degli indumenti usati.

L’audito ha riferito in merito a un’importante inchiesta sul traffico illecito di indumenti usati a suo tempo condotta in qualità di pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Le indagini avevano portato alla luce un traffico illecito di abiti di seconda mano raccolti tramite cassonetti stradali nel Nord Italia e inviati ai commercianti di Ercolano, eludendo le prescrizioni di legge relative a selezione e igienizzazione.

Secondo quanto riferito, lo snodo del traffico era un’impresa autorizzata al trattamento degli indumenti, la Eurotess di Montemurlo (Prato). L’azienda, ha riferito l’audito, inviava da tempo abiti usati in Campania, ma si era poi affidata a un rappresentante del clan Birra Iacomino per maggiore tranquillità degli affari. Gli abiti raccolti nelle regioni dell’Italia settentrionale si fermavano alla Eurotess solo sulla carta: in realtà, ha riferito il procuratore, i trattamenti venivano solo simulati attraverso il meccanismo del giro bolla, mentre gli indumenti finivano direttamente a Ercolano, dove venivano poi rivenduti dai commercianti.Il procuratore ha spiegato come al momento delle indagini ci fosse una presenza importante nel settore del clan Birra Iacomino, che si opponeva al clan Ascione. Secondo quanto riferito, a Ercolano rifornire i commercianti di abiti usati e avere il monopolio del settore era un’attività estremamente proficua e dimostrava il potere del clan.

L’audito ha inoltre citato il contenuto di un’intercettazione di alcuni anni fa, in cui gli abiti usati venivano definiti «droga pulita» per l’alto livello di remunerazione garantita da questi traffici. Alla fine della sua esposizione, il procuratore ha espresso una riflessione sulla divisione di competenze tra procure circondariali e procure distrettuali in materia di reati relativi al settore rifiuti: secondo l’audito sarebbe opportuno affidare alle procure circondariali il perseguimento di tutte le fattispecie illecite ordinarie, limitando l’azione delle Dda ai soli casi in cui si delinei una presenza mafiosa.

«La Toscana, insieme alla Campania, è uno snodo fondamentale nella filiera degli indumenti usati. Come ci ha riferito oggi il procuratore Squillace Greco descrivendoci una delle principali inchieste sull’argomento, la presenza della camorra nel settore è importante e arriva anche in regioni in passato estranee a infiltrazioni della criminalità organizzata, quali appunto la Toscana. Il lavoro dalla Commissione sul tema prosegue, con l’obiettivo di dare il nostro contributo per risanare una filiera importante per l’economia circolare», dichiara il Presidente della Commissione Stefano Vignaroli.

Guarda il video dell’audizione

Leggi il resoconto stenografico dell’audizione

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