COMUNICATO STAMPA
Roma, 9 settembre 2020 – La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito il comandante regionale della Guardia di finanza della Sicilia Riccardo Rapanotti. L’audizione rientra nell’ambito dell’approfondimento della Commissione sulla depurazione delle acque reflue.
L’audito ha riferito in merito alle attività investigative della Guardia di Finanza in Sicilia in questo settore. Tra le altre, il generale Rapanotti ha fornito informazioni su un’inchiesta riguardante la discarica e l’impianto di trattamento rifiuti di Siculiana: tra i reati contestati figurano l’illecito riversamento a terra di scarichi derivanti dal dilavamento delle acque piovane, l’inquinamento del sottosuolo e delle acque sotterranee, lo scarico illecito di reflui. In merito alle attività in provincia di Palermo, l’audito ha dichiarato che sono in essere accertamenti in autolavaggi, dove in molti casi si osserva una scorretta gestione delle acque reflue. Sempre nel palermitano, secondo quanto riferito, è in corso un’attività informativa sulla gestione dei fanghi di depurazione.
In riferimento alla provincia di Enna, il generale Rapanotti ha dichiarato che la Guardia di finanza ha svolto un’attività investigativa sul depuratore di Valguarnera, finanziato dalla Regione Siciliana ma mai entrato in funzione perché realizzato in difformità rispetto al progetto: in questo ambito sono stati rinviati a giudizio nove soggetti. Secondo quanto riferito, un’altra attività ha riguardato lo smaltimento dei fanghi di depurazione in un impianto di Assoro: sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 19 soggetti, mentre altre 36 posizioni sono al vaglio degli investigatori.
L’audito ha dichiarato che in provincia di Catania è stato sequestrato un impianto attivo nella produzione di carta e cartone per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, compresi i reflui sversati nei canali di scolo dei piazzali aziendali. Secondo quanto riferito, a Catania la Guardia di finanza ha anche svolto un approfondimento investigativo su un sito di smaltimento e compostaggio che accoglieva rifiuti da circa 200 comuni senza trattamenti preliminari. Altre attività, secondo le informazioni fornite dal generale Rapanotti, hanno riguardato in provincia di Ragusa scarichi industriali non autorizzati di un’azienda produttrice di bitumi e di un autolavaggio. Secondo quanto riferito dall’audito, in provincia di Siracusa tre indagini hanno portato a misure cautelari, interdittive e al sequestro in un caso di 56 milioni di euro. L’audito ha infine dichiarato che in provincia di Messina si sta svolgendo un’attività investigativa nei confronti di soggetti dediti al traffico illecito di rifiuti da costruzione e demolizione. L’audito ha inoltre evidenziato la carenza di uno scambio di informazioni tra i diversi soggetti istituzionali preposti al controllo dell’ambiente e alla repressione di illeciti ambientali.