COMUNICATO STAMPA
Roma, 03 ottobre 2019 – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito oggi il comandante del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco Fabio Dattilo sul tema dei rifiuti radioattivi.
L’audito ha spiegato che in caso di emergenze nucleari e radiologiche tutto il personale dei Vigili del fuoco è preparato, a vari livelli di competenza, ad affrontare ogni tipo di intervento, grazie alla formazione di base. Secondo quanto riferito, le squadre dei Vigili del fuoco sono anche dotate di strumentazione radiometrica. Inoltre, in Italia è attiva una rete di allarme e rilevamento della ricaduta radioattiva, di cui il Corpo nazionale si avvale per il monitoraggio costante dei livelli di radioattività sul territorio nazionale. Sul fronte normativo, Dattilo ha spiegato tra l’altro che il mancato recepimento della direttiva 2013/59/Euratom ha dato luogo a una procedura di infrazione: al momento sono in corso incontri interministeriali per arrivare a una definizione del provvedimento, a valle dell’emanazione della legge delega per il Governo. Tra le altre cose, secondo quanto riferito, la bozza normativa in elaborazione mantiene in essere la possibilità di dotarsi di squadre speciali di intervento per incidenti che coinvolgano sostanze radioattive.
Ad oggi esistono 22 squadre di questo tipo, rappresentate dai Nuclei avanzati Nucleari e radiologici dei Vigili del fuoco. Tali Nuclei sono composti però da unità che non si occupano esclusivamente della materia nucleare e che in caso di emergenza potrebbero dunque essere non immediatamente disponibili. Pe garantire invece una piena e continua operatività, ha dichiarato Dattilo, sarebbe necessario potenziare le risorse umane costituendo 19 nuclei (18 regionali, più uno centrale), composti da 28 unità ciascuno. Secondo quanto riferito, in caso di allarme, di segnalazione di anomalie radiometriche o presenza di livelli anomali di radioattività di giustificato sospetto, il Corpo interviene con personale dei nuclei NR che effettuano misurazioni con la strumentazione specifica.
I Vigili del fuoco intervengono anche in caso di attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti o quando ci sia il sospetto che tali rifiuti siano radioattivi. Considerando la possibile presenza tra i rifiuti di sostanze radioattive, Dattilo ha spiegato che in caso di roghi sarebbe necessario l’intervento di una squadra speciale dei Vigili del fuoco per svolgere le opportune verifiche con strumentazione radiometrica e orientare così le operazioni di spegnimento.
L’audito ha fornito anche un aggiornamento sul tema degli incendi negli impianti di rifiuti, oggetto di una precedente audizione. Secondo quanto riferito, il gruppo di lavoro dei Vigili del fuoco a cui hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero dell’Ambiente ha elaborato una regola tecnica per la prevenzione degli incendi negli impianti di stoccaggio rifiuti: il documento sarà portato all’esame del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi prevista per il prossimo 16 ottobre. Per quanto riguarda il decreto n.113 del 4 ottobre 2018, art. 26-bis, concernente i piani di emergenza interna per gli impianti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti, l’audito ha segnalato alcune perplessità applicative, tra cui alcune difficoltà nell’individuazione degli impianti soggetti alla norma.