Attività politica in Parlamento: proposte di legge e interrogazioni parlamentari di Stefano Vignaroli

La mia attività politica in Parlamento (e anche fuori) si è sempre concentrata sui temi ambientali, in particolar modo sulla gestione dei rifiuti, sugli ecoreati e sull’inquinamento ambientale. Inoltre, mi sono sempre dedicato alle pratiche quotidiane a basso impatto come l’autoproduzione e il riciclo. In questi anni ho lavorato in sede legislativa per la riduzione dei rifiuti, l’aumento del riciclo e la giustizia ambientale. Sono stato, tra l’altro, tra i promotori della legge sugli ecoreati approvata nel 2015.

In tema di riduzione dei rifiuti, ho fatto introdurre nell’ordinamento italiano il sistema del vuoto a rendere, (legge 28 dicembre 2015, n. 221, art. 39) oggi in attesa di essere sperimentato. In favore del riciclo e dell’economia circolare, sono riuscito a far istituire un incentivo economico per le imprese che riciclano le plastiche miste anziché avviarle all’incenerimento.

Per scoraggiare lo smaltimento negli inceneritori, grazie al mio impegno, è stato abolito il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti ad alto potere calorifico. Sono promotore di una proposta di legge di riforma del mercato dell’usato, per favorire e incentivare il riutilizzo dei beni.

Nel corso dell’attuale legislatura ho presentato, sino ad ora, come primo firmatario diverse proposte di legge – sintetizzate di seguito – e molte altre come co-firmatario: e poi ancora 5 interpellanze, 25 interrogazioni a risposta scritta, 6 interrogazioni a risposta in Commissione (per leggere il testo integrale di proposte di legge e interrogazioni di Stefano Vignaroli, vai al sito della Camera dei Deputati).

Proposte di legge Stefano Vignaroli

  • Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (legge 2014, n. 114, per la prevenzione della corruzione);
  • Modifica all’articolo 34 testo unico decreto legislativo 1995, n. 504, in materia di aliquota di accisa sulla birra prodotta dai piccoli birrifici;
  • Modifiche alla parte quarta decreto legislativo 2006, n. 152, concernenti la gestione dei prodotti e dei rifiuti da essi originati secondo criteri di sostenibilità ambientale e di coesione sociale;
  • Modifica all’articolo 221 decreto legislativo 2006, n. 152, in materia di gestione dei rifiuti di imballaggio da parte dei produttori;
  • Disposizioni per la disciplina e la promozione dell’attività di compravendita di beni usati, istituzione del Consorzio nazionale del riuso, disposizioni per la formazione degli operatori del settore;
  • Incentivi per favorire la diffusione dei prodotti derivanti da materiale post-consumo a base plastica (plasmix e scarti non pericolosi dei processi di selezione e di recupero) e disposizioni concernenti la realizzazione dei veicoli;
  • Disposizioni per la reintroduzione del sistema del vuoto a rendere;
  • Disposizioni per favorire la diffusione di veicoli a trazione elettrica, la conversione dei veicoli esistenti e la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica;
  • Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 2005, n. 206 e altre disposizioni per il contrasto dell’obsolescenza programmata dei beni di consumo;
  • Divieto di uso di imballaggi, stoviglie e cannucce non riutilizzabili per la somministrazione di alimenti e bevande, realizzati con materiali non compostabili e non biodegradabili, presso le amministrazioni e gli enti pubblici e le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione;
  • Disposizioni per la disciplina dell’economia dei beni usati e la promozione del settore del riutilizzo, nonché istituzione del Tavolo di lavoro permanente sul riutilizzo.